Addio al voto in condotta
Nel 2017
sono stati emanati molti decreti riguardanti l’istruzione. Uno in particolare interessa
gli studenti: l’abolizione del voto di condotta.
Un giudizio sintetico, invece di
un numero, a partire dal 2018, definirà il comportamento degli alunni all’interno
dell’ambiente scolastico.
Questo
decreto interesserà gli alunni della scuola primaria e della secondaria di
primo grado.
Su questo
argomento abbiamo diversi punti positivi quanto quelli negativi.
Quelli positivi
sono:
1) Offre un quadro generale sulla
situazione dello studente;
2) Si eviteranno grandi discussioni nel
consiglio dei docenti.
Questo però non esclude il fatto che ci siano anche molti
fattori negativi:
1) Questo spinge gli studenti più
irrequieti a non impegnarsi ad avere un comportamento migliore. Di fatto non ricevendo
un voto, non ci sarà il problema che una valutazione bassa possa far media;
2) Non motiva gli studenti che si
comportano meglio a continuare con la loro condotta. Infatti così vengono messi
sullo stesso piano di chi si meriterebbe un voto più basso;
Il voto di condotta quindi può essere paragonato ad una
ricompensa per gli studenti davvero meritevoli, motivandoli a continuare.
Il
giudizio che lo andrà a sostituire è meno gratificante per gli alunni rispettosi delle regole. Mancando
una valutazione, gli studenti finalmente con il desiderio di comportarsi meglio,
non avranno un'adeguata stimolante motivazione a cambiare atteggiamento.
Quindi, secondo il mio parere personale, un voto, invece che
un giudizio, è una scelta più opportuna. Tutti desiderano avere bei voti. Tale
opportunità motiva tutti, anche quegli alunni che non si sono impegnati ancora abbastanza per meritare il mitico 10.
Post di Josè Santagada - classe II B
Post di Josè Santagada - classe II B



Commenti
Posta un commento